Slap Lesion. Questa definizione descrive una microlesione dei legamenti della spalla famosa negli U.S.A. perché è stata scoperta e descritta da Steve Snyder e perchè in effetti colpisce frequentemente i giocatori di Baseball.
Nel baseball infatti si compie lo stesso gesto con il braccio migliaia di volte cioè la rotazione esterna con braccio aperto a 90 ° e ruotato indietro e poi in avanti con violenza e facendo questo gesto atletico, a poco a poco, si allenta e si distacca il cercine glenoideo nella sua porzione superiore dove è attaccato il capo lungo del bicipite.
Questo tipo di lesione è presente in tutti gli sport in cui si effettuia un gesto ripetitivo alzando il braccio sopra la testa quindi pallavolo, basket, i portieri di calcio, pallanuoto e ginnastica artistica.
Praticando ripetutamente questi sport, la lesione diventa praticamente normale perche aumenta l’elasticità della spalla, ma il problema è che in alcuni casi diventa asintomatica, il paziente comincia ad avere dolore e sensazione di braccio debole nella fase terminale del lancio della palla o nella parte finale di una schiacciata.
La spalla può addirittura avere difficolta ad essere sollevata e se s’infiamma troppo si puo anche bloccare.
La diagnosi
La diagnosi si effettua con una risonanza magnetica ad alto campo e se questa non basta è necessaria l’artro risonanza cioè una risonanza effetuata dopo iniezione di mezzo di contrasto all’interno dell’articolazione.
Il primo approccio per la cura della Slap Lesion è quello di effettuare, almeno per tre mesi, la fisioterapia che consiste nell’effettuare stretching particolari chiamati sleeper stretch che sono degli stretching effettuati in posizione supina come se si dormisse appoggiati con la testa sul gomito piegato a 90°.
Se la fisioterapia non permette di recuperare, bisogna prendere in considerazione l’intervento di artroscopia di spalla.
Con delle ancorette (viti microscopiche che s’inseriscono nell osso della glenoide collegate a dei fili) si inserisce il cercine nell’osso proprio nel punto in cui si e staccato.
Dopo l’intervento viene applicato un tutore che deve essere indossato per tre settimane, al termine delle quali viene rimosso e si comincerà la fisioterapia post-operatoria che durerà per almeno tre mesi.