Capsulite adesiva: che cos’è. La capsulite adesiva è la malattia dei legamenti della spalla. La spalla è fatta da due ossa che sono tenute insieme da tantissimi legamenti che purtroppo, per questa malattia, si infiammano e diventano duri, rigidi e non permettono più i movimenti della spalla.
Quando si verifica questa patologia, il primo sintomo che si avverte è il dolore molto acuto che non permette al paziente di dormire la notte ed è molto frequente.
Il secondo sintomo, ancora più frequente, è quello della perdita del movimento: il paziente tenta, con la sua muscolatura, di alzare il braccio ma non ci riesce perché ci sono delle vere e proprie aderenze che tengono ferme l’articolazione.
Ma quali sono le cause della capsulite adesiva o spalla congelata?
Chiedendo al paziente cosa è successo tanto tempo fa o anche qualche giorno prima, lui ricorda di aver subito un piccolo strappo o uno stiramento. Però le cause spesso sono sconosciute.
Diagnosi
La diagnosi è soprattutto clinica perché sia la risonanza magnetica che la radiografia sono negative oppure portano delle problematiche vecchie che non sono in corrispondenza appunto del problema recente. Però, visitando il paziente, si riconosce subito la perdita di movimento ed il blocco articolare.
Terapie
Si comincia con dei semplici antinfiammatori. In seconda battuta si utilizzano le utilissime infiltrazioni di cortisone, molto spesso bastano una o due infiltrazioni per risolvere la sintomatologia e far muovere subito il braccio al paziente.
Quando invece la sintomatologia si cronicizza per un intervento tardivo, bisogna ricorrere alla fisioterapia o addirittura ad un piccolo intervento mininvasivo che si chiama artroscopia.
L’intervento in artroscopia è un piccolo intervento mininvasivo che si effettua in anestesia locale di 10-15 minuti che consiste nell’effettuare due o tre piccoli forellini e con questi forellini si liberano tutti i legamenti dalle aderenze che si sono formate nel corso dell’immobilizzazione e della sintomatologia dolorifica del paziente.
I risultati sono sempre ottimi e il paziente deve, a differenza di tanti altri interventi sulla spalla, muovere il braccio da subito. Non deve portare il tutore o deve portarlo per pochissimo tempo perché l’obiettivo è quello di far riguadagnare quanto prima il movimento al paziente.