Calcificazione della cuffia dei rotatori. Talvolta, praticando sport come il tennis o il padel, può succedere che nella nostra cuffia dei rotatori compaia un fenomeno di calcificazione.
Spesso in ambulatorio si presentano pazienti, come i tennisti o i giocatori di padel, che arrivano preoccupati perché non riescono più a giocare a tennis e pensano di essersi rotti il tendine della cuffia dei rotatori che è un tendine appunto molto importante che ci serve per alzare il braccio e si attacca sulla testa dell’omero.
Di solito hanno tantissimo dolore e non riescono più a muovere il braccio.
All’esame radiografico, è emersa la presenza nella spalla di una pallina che era una calcificazione, un problema molto frequente delle nostre cuffie dei rotatori.
Sopra questo tendine ogni tanto, siccome ci sono dei processi infiammatori durante il corso della nostra vita oppure ci sono delle possibilità di accumulo di alcune sostanze che circolano attraverso i vasi in un territorio molto irrorato come quello della spalla, possono crearsi dei piccoli depositi di calcio che può presentarsi, a volte, sotto forma di piccole cisti che a volte scoppiano come se fossero un brufoletto all’interno dell’articolazione causando tantissimo dolore.
Il dolore appunto può essere anche un dolore che compare a riposo perché questi piccoli depositi appunto compaiono all’improvviso e possono scoppiare anche senza un trauma oppure possono essere evocati appunto dall’artrite e quindi dallo sport, dai movimenti.
A causa del forte dolore, la spalla spesso si congela, si ferma, si blocca e si può sbloccare il movimento magari con della fisioterapia o delle piccole infiltrazioni.
Alcune volte purtroppo bisogna intervenire chirurgicamente per portar via il calcio all’interno della spalla e questo tipo di intervento avviene in artroscopia con due o tre buchetti.
È veramente interessante vedere appunto come, bucando questa piccola pallina, si vede una tempesta di neve all’interno della spalla perché esce fuori da questo piccolo deposito una specie di flusso bianco come se fosse un dentifricio che esce dal tubetto all’interno della spalla.
Tale patologia è una di quelle che hanno maggior successo nella spalla dal punto di vista chirurgico perché la maggior parte delle volte si riesce semplicemente a svuotare la formazione del deposito e il paziente, dopo fisioterapia e riposo, ritorna come prima.