Frattura alla spalla per cadute in ambiente domestico. Può capitare perché magari c’è il pavimento bagnato, perché si è distratti o per qualunque altro motivo, di cadere nell’ambiente domestico e ci si può fare male alla spalla, si possono avere delle conseguenze.
Tanti pazienti di una certa età purtroppo cadono in ambiente casalingo e subiscono delle fratture molto ma molto importanti.
Spesso si pensa che quando un anziano cade, si frattura il femore e quindi bisogna mettere una protesi, una placca per rimetterlo in piedi. Ma molto spesso cercando di pararsi per evitare danni agli arti inferiori, la persona quando cade batte spesso la spalla.
Frattura alla spalla per cadute in ambiente domestico
Cosa avviene in questi casi?
Abbiamo due tipi di problemi: o purtroppo si può rompere un tendine, il famoso tendine della cuffia dei rotatori specialmente nell’anziano che ha i tendini abbastanza consumati, fragili, degenerati.
Un altro evento molto frequente è quello della frattura perché a quest’età, dopo i 60/70 anni, purtroppo spesso è presente l’osteoporosi, soprattutto nelle donne, e le spalle sono veramente fragili quindi battendo o sul pavimento o contro lo stipite delle porte purtroppo si possono avere delle fratture molto importanti.
L’evento più frequente è che, quando una persona subisce un trauma al livello della spalla, non riesce più a tirare su il braccio e questo, nella migliore delle ipotesi, è dovuto ad una lesione dei tendini della cuffia dei rotatori che sono quei piccoli tendini che ci permettono di muovere il braccio appunto in uno spazio, oltre al deltoide.
Frattura alla spalla per cadute in ambiente domestico
Però in effetti altre volte dobbiamo vedere se ci sono fratture o altro perché, nel caso, basta una lastra per capire se c’è una frattura e riuscire a capire che tipo di trattamento effettuare.
Ormai non basta più sintetizzare ma, per muovere subito il braccio, ci sono delle protesi innovative che sono state perfezionate recentemente che permettono al paziente di muovere subito il braccio già dopo l’intervento.
Se siamo giovani dovremmo esercitarci a mantenere un equilibrio migliore, si chiama propriocezione, anche il senso di posizione che abbiamo nelle nostre articolazioni cioè l’impulso che arriva al cervello e, anche ad occhi chiusi, ci fa capire se un’articolazione è piegata, è ruotata o, appunto, è sovraccaricata.
Dopo una certa età bisogna interrogarsi anche se c’è qualche problema muscolare o qualche problema neurologico importante che possa far perdere l’equilibrio.