Spalla: quando si deve operare. Spesso sentiamo dire “Mi sono rotto un tendine della spalla” ma quand’è che veramente bisogna intervenire chirurgicamente?
Ci sono tante situazioni che riguardano i nostri tendini, i nostri legamenti, le nostre articolazioni, che vanno trattate conservativamente e trattamenti non conservativi e quindi chirurgici nei quali purtroppo i pazienti devono essere operati.
Ci sono due tipi di strutture nella spalla che vanno salvaguardati: i tendini e i legamenti.
Per tendini si intende un gruppo di tendini che formano la famosa cuffia dei rotatori costituita da 4 tendini che ci permettono di muovere la spalla nello spazio.
Da punto di vista post-traumatico, i tendini della cuffia dei rotatori, se si rompono a causa di un trauma specialmente nei giovani, devono essere subito riparati perché hanno maggiore possibilità di guarigione con un intervento fatto a pochissimo tempo dal trauma perché dal tendine continua a uscire quel sangue che ci permette, come in tutte le formazioni delle cicatrici, di far guarire il tendine riattaccandolo all’osso proprio nel punto in cui si era staccato.
Trattando invece un caso di un atleta un pochino più avanti con l’età, magari un tennista di 65/70 anni con il dolore alla spalla, si esegue una visita, segue risonanza magnetica e spesso ci si trova davanti ad un tendine rotto.
Però dobbiamo ricordarci anche che questi tendini rotti, specialmente se sono rotti in grande parte, sono tendini che si sono interrotti nel corso del tempo.
Nel paziente, arrivato a 65/70 anni che ha continuato a giocare a tennis con questo tendine rotto, sinceramente non c’è nessuna indicazione all’intervento.
Infatti se si decidesse di procedere alla riparazione, questo tendine, che ormai è invecchiato come appunto il nostro giocatore di tennis, non si riattacchebbe più nel punto in cui andiamo a riattaccarlo con l’intervento mettendo tante piccole ancorette, tanti piccoli punti perché il sangue non esce più dal tendine che si è staccato tanto tempo fa dall’osso e di conseguenza non si forma più quella cicatrice chirurgica che ci serve per far guarire il tendine.
Per cui molto spesso nell’anziano o anche nel non più giovane, conviene fermarsi e non pensare all’intervento, per esempio, per quanto riguarda un tendine.