Frattura della clavicola nell’equitazione. In questo articolo parliamo del cavallo, dell’equitazione perché spesso si pensa semplicemente che si cavalca e che non ci siano assolutamente problemi e invece ne parliamo proprio sul caso di una paziente con una piccola frattura a livello della spalla. Questo perché?
Perché si pensa che magari ci si può fare male agli arti inferiori, al ginocchio, alla caviglia però spesso purtroppo l’atleta cade da cavallo e la prima articolazione che purtroppo si può danneggiare proprio per la caduta è la spalla e questa paziente – anche se giovane – ha avuto appunto una frattura della clavicola che è un osso molto molto sottile che abbiamo al davanti della spalla e unisce appunto la scapola con lo sterno.
Cadendo lo ha battuto e ha avuto appunto questa piccola frattura.
Ma, in genere, niente paura perché circa l’80% di questo tipo di fratture non va operato perché guarisce spontaneamente, chiaramente con un immobilizzazione – c’è un tipico bendaggio che si chiama “bendaggio ad otto” che si mette appunto a livello di tutte e due le spalle e serve per tirare indietro le spalle e quindi raddrizzare le clavicole – che serve appunto per ridurre la frattura a poco a poco e farla guarire.
Soltanto in alcuni casi purtroppo bisogna operare perché magari ci sono più di un frammento oppure i due frammenti sono un pochettino troppo separati quindi non guarirebbero.
Invece un altro caso che si ha appunto quando si batte la spalla e spesso appunto, cadendo da cavallo, si è riscontrato, è addirittura la lussazione della clavicola. È tipico perché spesso, a livello appunto della fine della spalla, si può vedere una piccola protuberanza in alto e, quando il paziente cade e si lussa la clavicola , è causato dalla fuoriuscita della parte terminale relativa all’articolazione e si chiama “TASTO DEL PIANOFORTE” perché questa clavicola non ha più appunto i legamenti e quindi va su e giù a livello della spalla e esce fuori e fa proprio questa specie di piccolo bozzetto e si può addirittura rimettere dentro e far uscir fuori semplicemente con la pressione di un dito. Anche questo è un problema che quando non è molto importante, si può anche tralasciare dal punto di vista chirurgico.
Soltanto in alcuni atleti – non soltanto appunto nel cavallo ma magari se si fa football americano o il portiere di calcio – allora è necessario appunto operare e quindi ricostruire i legamenti di questo tipo di articolazione che è molto vicina all’articolazione della spalla ma non è proprio l’articolazione della spalla.
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
Frattura prossimale dell’omero
Traumi alla spalla nello sport