Chirurgia della spalla: artroscopia, traumi e protesi – Il Prof. Francesco Franceschi, ortopedico della spalla a Roma, ha rilasciato un intervista uscita il 15/7/2025 a ORE 12 WEB ITALIA sul tema della chirurgia della spalla.
Di seguito un estratto dell’intervista integrale che potrete leggere su https://www.ore12web.it/2025/06/25/chirurgia-spalla-artroscopia-traumi-protesi/

“Dalla lussazione alla protesi inversa: come la chirurgia della spalla ha rivoluzionato la cura di traumi sportivi e degenerativi
di Francesco Franceschi
Innanzitutto perché questo titolo? In effetti quest’articolazione per anni è stata denominata la tomba dell’ortopedico proprio perché la sua scarsa conoscenza sia dal punto di vista anatomico che patologico è stata causa di tanti insuccessi nella cura dei nostri pazienti.
La chirurgia di questa articolazione si è sviluppata negli ultimi 40 anni e soprattutto negli ultimi 20 per l’introduzione della chirurgia artroscopica. Così si sono comprese tante dinamiche, la complessità anatomica e le varie patologie che prima erano pressoché sconosciute.
Da quando sono diventato ortopedico sono diventato un appassionato di questo tipo di chirurgia mini-invasiva e per apprendere la tecnica ho frequentato diversi centri in particolare negli Stati Uniti dove a causa della presenza di tanti pionieri e non di meno anche di tanti pazienti affetti da problemi dovuti alla pratica di sport che utilizzano la spalla come il baseball e il football americano, l’artroscopia si è sviluppata in modo impressionante.
Anatomia funzionale
La spalla è un complesso di tre articolazioni che si connettono armonicamente permettendo il movimento dell’articolazione che permette magari di andare a prendere un oggetto posto in un armadio in alto oppure lanciare una palla da baseball dall’altra parte del campo, nuotare o semplicemente magari salutare. L’articolazione tra la scapola e l’omero, conosciuta come gleno-omerale, è quella che la fa da padrone ed è la più importante nel generare il movimento. Le due ossa che formano l’articolazione, cioè l’omero e la scapola, sono coperte da cartilagine cioè quella sostanza bianca e scivolosa proprio come l’interno di una noce di cocco che permette di far scorrere l’una sull’altra le due superfici ossee che altrimenti sarebbero ruvide e produrrebbero attrito come avviene nell’artrosi.
Sono tenute insieme da legamenti e tendini: i legamenti sono come delle corde che tengono strette quanto basta le ossa della spalla ed impediscono la famosa lussazione cioè la fuoriuscita della testa dell’omero dalla cavità articolare, i tendini sono invece come dei filamenti che tengono le braccia e le gambe delle marionette, fatte da tessuto fibroso resistente che connettono i muscoli all’osso permettendo di trasferire la loro forza cioè il movimento all’osso facendolo muovere.
Quando i legamenti si staccano dalle due ossa della spalla ed in particolare dalla faccia articolare della scapola meglio conosciuta come glenoide l’articolazione comincia a lavorare male, le due ossa non si muovono più concentricamente e cominciano a sfregare l’un con l’altra e a consumare la cartilagine creando attrito, infiammazione e di conseguenza dolore. I tendini della cuffia dei rotatori, quando si cominciano a fissurare, danno dolore e rendono impossibile sollevare il braccio.“
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